Dottrina per il Lavoro – 11/01/2018 – Articolo: La tutela per chi segnala illeciti e irregolarità nel rapporto di lavoro (approfondimento di Amedeo Tea – Consulente del lavoro)
“Dall’inquadramento all’aspetto definitorio della questione
Il termine, “Whistleblowing”, di derivazione anglosassone “to blow the whistle”, significa letteralmente “soffiare nel fischietto” e richiama, chiaramente, l’immagine dell’arbitro che segnala una punizione oppure, se si preferisce, quella di un agente che interviene per bloccare un’azione illecita. Mutuato, per l’appunto, dal diritto anglosassone, lo strumento inserito nell’ambito di un rapporto di lavoro può configurarsi, effettivamente, quale efficace “antidoto” alle (dis)funzioni esistenti, in quanto si prefigge di contenere il malfunzionamento delle amministrazioni pubbliche, prevenire la corruzione, attraverso la segnalazione, sic et simpliciter, di qualunque tipologia di irregolarità ed illegalità all’interno delle amministrazioni (rectius, ambiente lavorativo). In quest’ottica, la norma si propone di rafforzare le tutele di tutti coloro che segnalano o denunciano condotte illecite o comportamenti contram legem, tanto nel pubblico quanto nel privato.
Finalità
Il chiaro intento legislativo è, per andare al concreto, quello di consolidare la collaborazione sinergica tra amministrazione e dipendenti pubblici, cercando di ridurre la corruzione e rendendo, al tempo stesso, più funzionale l’ambiente lavorativo all’interno di un quadro di legalità. Da qui, l’evidente, quanto attesa, necessità di regolamentare e tutelare gli autori delle segnalazioni (“whistleblower”). In questo contesto, in data 15 novembre 2017, la Camera ha definitivamente approvato il D.D.L. n. 3365-B rubricato “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”. Si tratta, senza dubbio, di un passo in avanti rispetto ai precedenti normativi in argomento (legge Severino), atteso che, come abbiamo detto, le tutele non sono più confinate ai (soli) pubblici dipendenti, ma, trasversalmente, “proteggono” gli autori di segnalazioni di illeciti nell’ambito di un rapporto di lavoro sia pubblico che privato.).”….continua la lettura