Gildains.it – 12/11/2010 – Illegittima la reiterazione dei contratti a tempo determinato
Nella giornata di lunedì, 8 novembre 2010, presso il Tribunale del Lavoro di Alba, si è avuta la prima sentenza della provincia di Cuneo per il ricorso giurisdizionale, patrocinato dalla GILDA degli INSEGNANTI di Cuneo, e condotto dal legale Avv. Maria Grazia Galliano dello studio Galliano-Rosso di Alba, a favore dei Docenti precari che da anni lavorano nel mondo della scuola.
Il ricorso riguarda decine di docenti, appartenenti al gruppo dei “precari storici” e mira al riconoscimento della illegittimità del comportamento del Ministero dell´Istruzione, nel continuare ad assumere per più anni lo stesso Docente senza che il rapporto di lavoro si trasformi da Tempo Determinato a Tempo Indeterminato, e nel discriminare il lavoro a tempo determinato, non consentendo ai docenti né la regolare progressione stipendiale né – nella maggior parte dei casi – la copertura economica dei mesi di luglio e agosto di ciascun anno.
La sentenza in oggetto riguarda un primo gruppo di 6 Docenti associato alla Gilda degli Insegnanti e in servizio nella provincia di Cuneo.
Il dispositivo
– dichiara illegittime le sequenze dei contratti a tempo determinato stipulati dai vari ricorrenti con il Ministero della Pubblica Istruzione
– condanna il Ministero a risarcire, nei limiti della prescrizione, il danno subito dai docenti individuato nella differenza tra quanto effettivamente percepito e quanto i ricorrenti avrebbero dovuto percepire se fossero stati da subito assunti con contratto a tempo indeterminato
– fissa la data del 28 gennaio 2011 per l´accertamento di quanto effettivamente spetta ad ogni singolo ricorrente lasciando aperta la possibilità per le parti di raggiungere un accordo transattivo.
La Gilda di Cuneo esprime grande soddisfazione per questa prima vittoria, oltre che nel vedere sempre più spesso riconosciuta e condannata in sede giuridica quella che è, a tutti gli effetti, una anomalia nel panorama europeo, ormai presente quasi esclusivamente nella Scuola pubblica italiana, quella cioè di un “datore di lavoro” – il M.I.U.R. – che continua pervicacemente ad utilizzare insegnanti abilitati e qualificati dalla lunga, talvolta lunghissima, esperienza, negando loro però la stabilità del posto di lavoro e anzi applicando clausole contrattuali discriminanti.
Vogliamo qui ricordare che norme europee e nazionali, vigenti in generale nel mondo del lavoro, vietano appunto tale discriminazione. Intendiamo proseguire sulla strada del riconoscimento giuridico delle ragioni dei Docenti precari, fino al momento in cui l´Amministrazione non si adeguerà.
Invitiamo pertanto tutti i colleghi precari a rivolgersi presso le nostre sedi per ottenere ulteriori informazioni e la necessaria assistenza legale al fine di veder salvaguardati i propri diritti.