Dottrina per il Lavoro – 26/06/2019 – Articolo: Legge 104/1992: benefici, abusi e conseguenze giuridiche
Approfondimento di Monica Lambrou – Avvocato
Estratto dal n. 22/2019 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
“Come è noto, la legge n. 104/1992, rubricata “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”, si occupa – ispirandosi al principio di uguaglianza definito all’art. 3, Costituzione – di rimuovere gli ostacoli che impediscano il pieno sviluppo delle persone affette da disabilità, al pari di qualsiasi altro individuo, nonché di fornire un aiuto concreto a loro ed a coloro i quali se ne prendano cura. Detta rimozione viene operata attraverso diversi canali, che si concretizzano in aiuti quali sostegni psicologici o supporti economici e finanziari che spianino la strada verso una integrazione sociale effettiva.
Ambito di applicazione
L’art. 3, legge n. 104/1992 identifica due diversi livelli di gravità in cui può trovarsi la “persona con handicap”: il comma 1 definisce i caratteri di una disabilità più lieve, mentre il comma 3 detta i tratti distintivi di una ingravescente forma di handicap.
Nel primo caso, si ha a che fare con un soggetto “che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva , che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”. ”…continua la lettura
Fonte: http://www.dottrinalavoro.it/