Euroedizioni.it – 22/11/2010 – Sale l’età pensionabile: dal 2011 almeno 61 anni.
È in arrivo il doppio scalino per i lavoratori che vogliono andare in pensione. Dal prossimo gennaio, infatti, entreranno in vigore le nuove regole sia per l’accesso alla pensione di anzianità previste dalla riforma del 2007 (l’età minima per uscire passa da 59 a 60 anni) sia per le “finestre” d’uscita previste nella manovra di luglio.
A partire dal 2011, i lavoratori dipendenti potranno accedere al trattamento pensionistico di anzianità e di vecchiaia dopo 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi. Perciò, chi matura i 60 anni, ed ha raggiunto il monte contributivo, potrà ricevere la pensione solo a 61 anni (per i lavoratori autonomi, all’età minima prevista di 61 anni si devono aggiungere 18 mesi di attesa della finestra mobile).
Gli uomini che non maturano i requisiti contributivi per l’anzianità devono aspettare l’età di vecchiaia che si sposta a 66anni per i dipendenti e 66 anni e mezzo per i lavoratori autonomi.
Per le dipendenti pubbliche sarà ancora possibile l’uscita anticipata per anzianità purché abbiano 60 anni di età e 36 di contributi. Comunque anche per loro si applica la finestra mobile dell’anno di attesa una volta raggiunti i requisiti anagrafici e contributivi.
La pensione di anzianità è assicurata per i lavoratori che maturino, indipendentemente dall’età, i 40 anni di contributi, ma anche a loro si applica l’attesa dei 12 mesi della finestra mobile.
Si potrà avere la pensione di anzianità, indipendentemente dall’età, avendo 40 anni di contributi che, con la finestra mobile, diventeranno 41.
Il personale del comparto scuola, pur cessando il 1° settembre, ha la possibilità di perfezionare i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2011. Per il personale della scuola la nuova disciplina delle “finestre mobili” non trova applicazione, perché è prevista la finestra del 1° settembre di ogni anno scolastico.
I prossimi pensionamenti di anzianità, che si collocano a settembre 2011, richiedono che venga soddisfatta la quota 96, ottenibile dalla somma dell’età e del servizio prestato: 61 anni più 35 di contributi, oppure 60 anni più 36 di contributi.
Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia per le donne, dal 2011 saranno necessari almeno 61 anni di età e 20 di contributi, dal 2012 l’età pensionabile richiesta sarà di 65 anni. Per gli uomini il requisito anagrafico dei 65 anni rimane invariato.
Naturalmente, si è registrato nei dieci mesi di quest’anno un boom di richieste di pensioni di anzianità. Tra gennaio e ottobre le richieste sono state 155.440 a fronte delle 100.880 pensioni effettivamente liquidate nel 2009 con un aumento del 54%. Il surplus di richieste è dovuto alla maturazione dei requisiti per l’uscita dal lavoro di una parte rilevante di persone “bloccate” dall’aumento dello scalino a luglio 2009 (da 58 a 59 anni). Si prevede un calo di richieste di uscite per anzianità, sotto le 100.00 unità, nel 2011.
La maggior parte delle uscite per anzianità nel 2010 sarà dei lavoratori dipendenti (il 71% in più rispetto alle pensioni liquidate nel 2009: 97.559 contro 56.963).