Flcgil – 01/06/2016 – Guida – L’indennità di disoccupazione alla luce del Jobs Act
Le nuove misure a sostegno del reddito in caso di disoccupazione involontaria del lavoratore riassunte in una guida.
La legge 183 del 10 dicembre 2014 – “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’ attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro” – nel dettare le linee guida per la riforma del sistema degli ammortizzatori sociali distingue nettamente, fra le misure destinate ad assicurare, in caso di disoccupazione involontaria, tutele uniformi e legate alla storia contributiva dei lavoratori e le misure intese a salvaguardare i livelli occupazionali a fronti di particolari eventi o crisi aziendali sia di breve che di lunga durata.
Con l’entrata in vigore del D.Lgs 22 del 4 marzo 2015 “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” entrato a regime il 1 maggio del 2015 è stata istituita una indennità mensile di disoccupazione, denominata “Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASPI)”, avente la funzione di fornire una tutela di sostegno al reddito ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione. Una serie di misure, quindi, a sostegno del reddito che vanno lette e viste alla luce del successivo D.Lgs 150/2015 che ha istituito l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) chiamata a coordinare la Rete Nazionale delle politiche attive. Le precedenti misure di integrazione salariale che spettavano ai lavoratori assicurati contro la disoccupazione – l’ Assicurazione sociale per l’Impiego (cd. Aspi) e la Mini Aspi introdotte con la l. 92/2012 cd. riforma Fornero – sono state pertanto sostituite dalla nuova disciplina ossia dalla NASPI. Sono destinatari della NASPI i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, ivi compresi gli apprendisti; i soci lavoratori di cooperativa che abbiano stabilito, con la propria adesione o successivamente all’instaurazione del rapporto associativo, un rapporto di lavoro in forma subordinata, il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato.
Per i lavoratori in collaborazione coordinata e continuativa (esclusi gli amministratori e i sindaci) iscritti alla gestione separata dell’INPS, compresi quelli in forza presso le pubbliche amministrazioni, che hanno perduto involontariamente l’occupazione, è stata introdotta in via sperimentale la DIS-COLL. Inizialmente tale misura era relativa ai casi di disoccupazione involontaria verificatisi dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015. Successivamente è stata prorogata dalla legge di stabilità anche per il 2016 nel limite di 54 milioni di euro e nel 2017 per 24 milioni di euro.
La guida allegata si occupa della NASPI nei suoi vari aspetti, ivi compreso l’Assegno di ricollocazione e l’ASDI (assegno di disoccupazione), e della DIS-COLL ovvero dell’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi.