Flcgil – 04/07/2023 – Nuovo ordinamento personale ATA nel CCNL 2019-2021: facciamo chiarezza
Aggiornamento sullo stato reale della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro con le ipotesi in discussione, per quanto in via di definizione. Le risposte alle domande più ricorrenti (FAQ) che stiamo ricevendo in questi giorni da lavoratrici e lavoratori ATA nel corso delle assemblee.
INCARICHI DI ELEVATA QUALIFICAZIONE
D. Con la nuova figura di Elevata Qualificazione (EQ) vengono meno alcuni diritti che erano propri della figura del DSGA?
R. No. Ogni diritto in capo alla figura di EQ viene conservato esattamente come nella figura del DSGA.
D. È vero che per la nuova figura viene abolita la titolarità di ruolo e di sede?
R. Non è assolutamente vero. Il ruolo è acquisito fin dal momento dell’assunzione a tempo indeterminato e non può essere cancellato da un contratto. Si assume titolarità di sede per tre anni, rinnovabile su richiesta e, per gli attuali DSGA, fino alla cessazione del rapporto di lavoro, a meno che non si chieda il trasferimento.
D. Cosa cambia per la mobilità del personale? Si sarà obbligati a permanere per tre anni nella medesima sede o si potrà anche spostarsi fin dal primo anno?
R. Sarà possibile trasferirsi sulle sedi libere anche prima del triennio. Questo aspetto sarà regolato, come avviene per il resto del personale della scuola, dal contratto integrativo sulla mobilità.
D. Gli assistenti amministrativi che supereranno il concorso riservato per funzionari avranno la garanzia del posto di EQ?
R. Sì, nella misura in cui vi sono posti vacanti e disponibili.
D. È vero che l’indennità di direzione rimarranno invariate?
R. No. Già ora per l’indennità di parte fissa si prevede un ulteriore aumento di 49 euro lordi mensili ma a trattativa conclusa potrebbe esserci un ulteriore incremento (la FLC CGIL lo sta chiedendo). L’aumento dell’indennità di parte variabile sarà invece definito insieme all’aumento delle altre indennità e degli altri compensi a carico del FMOF.
ASSISTENTI
D. Il CCNL ha risolto la questione che si trascina da tempo della valorizzazione degli assistenti amministrativi facente funzione di DSGA (FF)?
R. Sì. Attraverso un concorso selettivo riservato i FF con tre anni di servizio di DSGA all’attivo potranno accedere permanentemente alla qualifica di funzionario e ricevere l’incarico di durata triennale di DSGA in base alla disponibilità dei posti.
D. È vero che questa soluzione impedisce agli altri assistenti il transito all’area dei funzionari?
R. No. Una volta transitati a funzionari gli attuali FF, tutti gli assistenti tecnici e amministrativi potranno accedere all’area dei funzionari con una riserva di posti del 50%, essendo l’altro 50% a concorso per esterni.
ASSISTENTI TECNICI DEL PRIMO CICLO
D. Assistenti del primo ciclo: cosa prevede il CCNL per riconoscere la loro particolare condizione di lavoro ?
R. Il contratto potrà regolare solo quello che al contratto è consentito: regolare gli aspetti economici e la prestazione lavorativa. Ci sarà quindi un’indennità di disagio il cui importo sarà definito nazionalmente e con molta probabilità sarà regolata la modalità di svolgimento dell’orario di lavoro anche tramite lavoro agile. È ovvio che rimane il grande problema di ottenere per le scuole di base un incremento dei posti, ma questo, lo ripetiamo, può stabilirlo la legge, non il contratto.
COLLABORATORI SCOLASTICI ESPERTI
D. È vero che l’accesso a questa nuova figura sarà aperto a tutti i collaboratori scolastici?
R. Sì. Da subito sarà possibile un avanzamento aperto a tutti in base a procedure che saranno regolate dal contratto. Anche in questo caso la mobilità verticale da A verso As sarà fatta in deroga al titolo di studio previsto e in prima applicazione sarà consentita su tutti i posti disponibili.
INCARICHI SPECIFICI
D. È vero che gli incarichi specifici con il nuovo contratto vengono decisi dal dirigente scolastico?
R. No, non cambia nulla. La procedura è rimasta invariata. Il DSGA/EQ propone l’incarico specifico, la contrattazione di scuola si occupa dei compensi, il dirigente scolastico lo formalizza, come è sempre avvenuto, per ogni attività (sia docente che ATA) che comporta retribuzione. I criteri di attribuzione degli incarichi saranno oggetto di confronto con il sindacato.
INCARICHI A TEMPO DETERMINATO PER CHI È GIÀ IN SERVIZIO
D. È vero che il personale ATA di ruolo in possesso del titolo di studio non potrà più accettare incarichi a tempo determinato come docente?
R. No, non cambia nulla. L’ultima bozza inviata dall’ARAN, risalente al 23 marzo 2023, già prevede la possibilità per ATA di accettare incarichi per aree superiori e a parità di area per profili diversi. In sede di trattativa la FLC CGIL ha chiesto all’ARAN di precisare ulteriormente tale formulazione per togliere qualsiasi dubbio interpretativo circa la possibilità per gli ATA di continuare ad accettare incarichi come docente. L’ARAN farà questa precisazione.
POSIZIONI ECONOMICHE
D. È vero che saranno cancellate e anche chi le possiede le perderà?
R. No. Al contrario le posizioni economiche in essere verranno rivalutate e grazie alla revisione normativa che sta operando il nuovo contratto, il meccanismo di attribuzione delle nuove posizioni economiche sarà molto semplificato. Sarà sufficiente partecipare a corsi di formazione on line che organizzerà il Ministero e superare un test selettivo a risposta multipla. Tutto ciò grazie alla determinazione del sindacato che ha preteso e ottenuto dal Ministero il rifinanziamento della formazione ATA e la ricognizione di tutte le risorse contrattuali disponibili. Vedi incontro del 25 maggio scorso.
FORMAZIONE
D. È vero che il Ministero si è impegnato a stanziare risorse specifiche per la formazione del personale ATA?
Sì, è vero. Il Ministero durante l’incontro del 25 maggio scorso, su nostra richiesta, si è impegnato a modificare la legge 107/15 commi 124 e 125, nel senso di consentire la destinazione delle risorse disponibili per la formazione anche al personale ATA. Tale riequilibrio è di fondamentale importanza per una più rapida conclusione della trattativa relativa al nuovo CCNL. Attualmente, infatti, solo lo 0,4% delle risorse previste dal Ministero per la formazione del personale scolastico sono dedicate agli ATA. Troppo poche, se si tiene conto che gli ATA sono circa un terzo del personale in servizio e delle modalità di svolgimento delle funzioni, specie del personale amministrativo, che mutano con una velocità anche maggiore di quella dei docenti.
PERMESSI RETRIBUITI ANCHE PER I PRECARI
D. È vero che con questo contratto i precari avranno diritto alla retribuzione dei tre giorni di permesso per motivi personali o familiari come avviene per il personale di ruolo? E questo beneficio da quando decorrerà?
R. Si, è vero. Finalmente è stato possibile dare copertura finanziaria a questo diritto che riguarderà oltre 200.000 precari tra docenti e ATA. La decorrenza di questo beneficio decorrerà dalla data di sottoscrizione del CCNL.