La Tecnica della Scuola – 02/12/2013 – Il DPR 62/2013 non consente ai Ds di accettare crociere gratuite
di Aldo Domenico Ficara
01/12/2013
In relazione a quanto scritto da alcuni quotidiani dove si legge: “Scuole occupate e presidi in crociera”. L’incredibile storia risale allo scorso anno ma, a quanto pare, anche in questi giorni alcuni presidi di Palermo e provincia – proprio mentre le loro scuole stavano per cadere o erano già cadute nelle mani degli studenti in agitazione – si sono concessi un “viaggio premio” all’estero.
Al punto che – riferisce il Giornale di Sicilia di sabato scorso – il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Altomonte, ha preso carta e penna e ha scritto ai dirigenti scolastici siciliani per invitarli a non aderire ad iniziative del genere, che possono “compromettere l’immagine di imparzialità dell’istituzione”. Si riporta quanto scritto dal Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Altomonte: “Si è appreso che alcune agenzie turistiche hanno invitato dirigenti scolastici a partecipare gratuitamente a crociere organizzate per la presentazione di programmi per studenti. Al riguardo, si ritiene che la gratuità del viaggio comporti un’utilità non conciliabile con la funzione di pubblico dipendente. Si invitano, pertanto, le SS.LL ad astenersi dall’aderire all’iniziativa, anche al fine di evitare che la partecipazione al viaggio di personale della Scuola possa compromettere l’immagine di imparzialità dell’Istituzione, come previsto dal Regolamento recante Comportamento dei dipendenti pubblici approvato con DPR 16 aprile 2013, n. 62“.
A tal proposito si ricorda l’articolo 4 del DPR 16 aprile 2013, n. 62 dal titolo “Regali, compensi e altre utilità”, recita:
“1. Il dipendente non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità.
2. Il dipendente non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudini internazionali. In ogni caso, indipendentemente dalla circostanza che il fatto costituisca reato, il dipendente non chiede, per sé o per altri, regali o altre utilità, neanche di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio da soggetti che possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all’ufficio, né da soggetti nei cui confronti è o sta per essere chiamato a svolgere o a esercitare attività o potestà proprie dell’ufficio ricoperto.
3. Il dipendente non accetta, per sé o per altri, da un proprio subordinato, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore. Il dipendente non offre, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato, salvo quelli d’uso di modico valore.
4. I regali e le altre utilità comunque ricevuti fuori dai casi consentiti dal presente articolo, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, sono immediatamente messi a disposizione dell’Amministrazione per la restituzione o per essere devoluti a fini istituzionali.
5. Ai fini del presente articolo, per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 150 euro, anche sotto forma di sconto. I codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni possono prevedere limiti inferiori, anche fino all’esclusione della possibilità di riceverli, in relazione alle caratteristiche dell’ente e alla tipologia delle mansioni.
6. Il dipendente non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all’ufficio di appartenenza.
7. Al fine di preservare il prestigio e l’imparzialità dell’amministrazione, il responsabile dell’ufficio vigila sulla corretta applicazione del presente articolo”.