NoiPA – 10/11/2017 – L’approfondimento di NoiPA su Detrazioni per familiari a carico
Il nuovo approfondimento di NoiPA dedicato alle Detrazioni per familiari a carico
Nella determinazione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), lo Stato riconosce al lavoratore il diritto di detrarre alcune somme (le detrazioni fiscali) dal valore dell’imposta lorda.
In particolare, le detrazioni per familiari a carico rappresentano delle somme che, in funzione della composizione del nucleo familiare e del reddito complessivo del lavoratore, si sottraggono, in misura progressiva, dall’imposta lorda, determinando l’imposta netta.
Le detrazioni per familiari a carico incidono quindi direttamente sulla busta paga del contribuente.
Per determinare l’importo delle detrazioni spettanti è innanzitutto necessario comunicare la propria situazione reddituale e familiare al proprio datore di lavoro.
Per gli amministrati gestiti da NoiPA, è possibile farlo attraverso il self service – “Detrazioni Familiari a carico”, disponibile all’interno del Portale.
I familiari a carico – Chi sono
Dal punto di vista fiscale, sono considerati familiari a carico:
- il coniuge non legalmente ed effettivamente separato e il coniuge separato o divorziato (anche a seguito di scioglimento dell’unione civile), solo se convivente o se percepisce assegni alimentari volontari, non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria;
- i figli, compresi quelli naturali riconosciuti, gli adottivi, gli affidati e affiliati;
- altri familiari (genitori, generi, nuore, suoceri, fratelli e sorelle), a condizione che siano conviventi o che ricevano dallo stesso un assegno alimentare non risultante da provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
Possono essere considerati fiscalmente a carico i familiari che non possiedono un reddito superiore a 2.840,51 euro con riferimento all’intero periodo d’imposta.
I seguenti redditi, da tenere in considerazione per il computo delle detrazioni, sono quelli che concorrono alla formazione del reddito complessivo: i redditi da lavoro dipendente, da lavoro autonomo, da impresa, i redditi derivanti dal possesso di terreni e fabbricati (se locati).
Se percepiti, ai redditi sopraindicati è necessario aggiungerne alcuni fiscalmente esenti, quali:
- il reddito derivante dalla locazione di immobili abitativi assoggettato al regime sostitutivo della cosiddetta “cedolare secca”;
- le retribuzioni corrisposte da Enti e organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche, consolari e missioni;
- le retribuzioni corrisposte dalla Santa Sede e dagli enti centrali della Chiesa cattolica;
- il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva, nel caso di applicazione del regime agevolato previsto per i “contribuenti minimi” e per “nuove iniziative produttive”;
- i redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera e in Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo.
Non rientrano, invece, nel conteggio del reddito complessivo: i redditi esenti (i proventi percepiti da attività lavorative saltuarie); i redditi assoggettati a tassazione separata, anche per; i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta.
Occorre sottolineare che il sistema NoiPA calcola le detrazioni fiscali spettanti, considerando solo il reddito risultante dalle emissioni effettuate nell’anno di riferimento.
Detrazione per il coniuge a carico
Per il coniuge non legalmente ed effettivamente separato, il coniuge separato o divorziato (anche a seguito di scioglimento dell’unione civile), solo se convivente o se percepisce assegni alimentari volontari, non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria dall’imposta lorda, sono previste, ai sensi dell’articolo 12 del TUIR (D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917), le seguenti detrazioni:
1. 800 euro, diminuiti del prodotto tra 110 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra reddito complessivo e 15.000 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro;
2. 690 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 40.000 euro;
3. 690 euro, se il reddito complessivo è superiore a 40.000 euro ma non a 80.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 80.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 40.000 euro.
Le detrazioni di cui ai punti 1) e 3) sono teoriche, in quanto la detrazione effettivamente spettante diminuisce all’aumentare del reddito.
La detrazione spettante al contribuente per il coniuge non legalmente ed effettivamente
separato, di cui al punto 2), è aumentata di un importo pari a:
- 10 euro, se il reddito complessivo è superiore a 29.000 euro ma non a 29.200 euro;
- 20 euro, se il reddito complessivo è superiore a 29.200 ma non a 34.700 euro;
- 30 euro, se il reddito complessivo è superiore a 34.700 ma non a 35.000 euro;
- 20 euro, se il reddito complessivo è superiore a 35.000 ma non a 35.100 euro;
- 10 euro, se il reddito complessivo è superiore a 35.100 ma non a 35.200 euro.
In caso di reddito per detrazioni superiore a 15.000 euro ma inferiore o uguale a 40.000 euro, la detrazione spettante è pari a:
Detrazione spettante = 690 x (mesi a carico/12) + Maggiorazione (come sopra determinata).
Esempio
Nel caso il reddito sia di 30.000 euro e sia preso in considerazione l’intero anno, la detrazione spettante, per il coniuge a carico è pari a:
Detrazione spettante= 690 x 12/12+ 20 = 710
Le detrazioni per familiari a carico del contribuente devono essere rapportate sempre al mese e competono dal mese in cui si sono verificate le condizioni descritte a quello in cui terminano.
Detrazione figli a carico
Per quanto riguarda i figli a carico, il sistema di detrazioni varia in funzione:
- del reddito complessivo del soggetto dichiarante;
- dell’età del figlio;
- del numero di figli fiscalmente a carico.
Per ciascun figlio, compresi i figli nati fuori dal matrimonio riconosciuti, i figli adottivi e gli affidati o gli adottati è prevista una detrazione teorica annua di:
- 950 euro per ogni figlio di età superiore o uguale ai 3 anni;
- 1.220 euro per ciascun figlio di età inferiore ai 3 anni.
La detrazione aumenta di un importo pari a:
- 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo, per i contribuenti con più di 3 figli a carico;
- 400 euro per ciascun figlio portatore di handicap (ex art.3 L 5 febbraio 1992 n.104).
Va ricordato che, per effetto della Legge di Stabilità 2013, le detrazioni riguardanti i figli a carico sono state innalzate da 800 euro a 950 euro per ciascun figlio di età pari o superiore a 3 anni e da 900 euro a 1.220 euro per ciascun figlio di età inferiore a 3 anni; inoltre è stato elevato da 220 euro a 400 euro l’importo aggiuntivo della detrazione per ogni figlio disabile.
In aggiunta, per i contribuenti con almeno 4 figli spetta un’ulteriore detrazione (bonus fiscale) di euro 1.200. Tale detrazione spetta in misura piena anche se l’esistenza di almeno 4 figli a carico sussiste solo per una parte dell’anno (ad esempio per la nascita nell’anno del 4° figlio) e non aumenta se il numero di figli è superiore a 4.
La detrazione deve essere ripartita nella misura del 50% tra i genitori non legalmente
ed effettivamente separati e non è possibile decidere di comune accordo una diversa ripartizione come previsto per le ordinarie.
A differenza delle detrazioni per familiari a carico, occorre precisare che le ulteriori detrazioni per famiglie numerose, nel sistema NoiPA, sono applicate in un’unica soluzione in fase di elaborazione del conguaglio fiscale.
Nel caso in cui tale detrazione risulti di importo superiore all’imposta lorda, diminuita delle detrazioni per familiari a carico e delle altre detrazioni indicate negli articoli 13, 15, 16 e 16bis del TUIR, è previsto un credito pari alla quota di detrazione che non ha trovato capienza nell’imposta stessa.
Nel caso in cui per un figlio si verificassero contemporaneamente più condizioni, andrà riconosciuta la detrazione a lui più favorevole.
Nel calcolo della detrazione, questa deve essere ripartita in misura pari al 50% tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati, o in alternativa, se concordato tra gli stessi, interamente in capo al genitore con il reddito complessivo più elevato.
La detrazione spettante viene, infine, calcolata tramite il rapporto tra l’importo di 95.000 euro, sottratto del reddito complessivo, e 95.000 euro.
In presenza di più figli, l’importo di 95.000 euro è aumentato di 15.000 euro per ciascun figlio successivo al primo.
Calcolo Quoziente = [(95.000 + incremento) – Reddito per detrazioni] / (95.000 + incremento).
Nel caso in cui, nel corso dell’anno, avvengano variazioni della situazione familiare, ai fini del calcolo della detrazione spettante, viene considerata per intero, indipendentemente dal giorno, il mese in cui si verificano situazioni ex novo (es.: nascita di un figlio, matrimonio con coniuge fiscalmente a carico, decesso del padre).
Detrazioni figli a carico: il caso dei genitori separati
In caso di separazione, sia legale che effettiva dei genitori oppure, in generale, in caso di cessazione degli effetti civili del matrimonio, la detrazione spetta in misura diversa a seconda dei casi:
- In caso di un solo genitore affidatario, la detrazione spetta, in mancanza di diverso accordo, interamente al genitore affidatario. Nel caso in cui il genitore affidatario, per limiti di reddito, non possa beneficare, in tutto o in parte, della detrazione, questa viene assegnata per intero all’altro genitore, il quale dovrà riversare al genitore affidatario, se non diversamente stabilito, una somma pari all’intera detrazione;
- In caso di affidamento congiunto o condiviso, la detrazione viene ripartita equamente tra i genitori, in misura pari al 50%, salvo diverso accordo. Qualora uno dei due genitori affidatari non possa usufruire, in tutto o in parte, della detrazione, per limiti di reddito, la detrazione spetta interamente al secondo genitore affidatario, il quale deve versare all’altro genitore, se non concordato diversamente, un importo pari al 50% della detrazione.
Se il coniuge è fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione spetta interamente a quest’ultimo.
In caso di coniuge mancante, o non abbia riconosciuto i figli naturali oppure il contribuente non sia coniugato o, se coniugato, successivamente separato, per il primo figlio è possibile usufruire, se più favorevole, della detrazione prevista per il coniuge a carico.
Detrazioni figli a carico: Esempio di calcolo
Contribuente con:
- un figlio di 3 anni, compiuti da 3 mesi, a carico in misura pari al 50%;
- reddito da lavoro dipendente di 30.000 euro;
- reddito fondiario: 6.000 euro.
Detrazione teorica= [(950€ x 3/12) + (1.220€ x 9/12)] x 0,5 = 576,25€
Quoziente = [95.000€ – (30.000€ + 6.000€)] / 95.000€ = 0,62%
Detrazione spettante= Detrazione teorica x Quoziente
= 576,25€ x 0,62 = 357,27€
Detrazioni per altri familiari a carico
Possono essere considerati familiari a carico, purché convivano con il contribuente o percepiscano assegni alimentari (non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria), anche:
- i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi;
- gli adottanti;
- i generi e le nuore;
- il suocero e la suocera;
- i fratelli e le sorelle.
Per i familiari indicati sopra è prevista una detrazione di 750 euro, spettante per la parte corrispondente al rapporto tra l’ammontare di 80.000 euro diminuito del reddito complessivo, e 80.000 euro.
(80.000 euro – reddito complessivo) / 80.000 euro.
Il self service del portale NoiPA Detrazioni familiari a carico
Il servizio Detrazioni familiari a carico è il self service dedicato agli amministrati NoiPA, disponibile dal giugno 2011, che consente di richiedere le detrazioni per i familiari a carico e di usufruire dei benefici fiscali previsti dalla normativa in fase di dichiarazione dei redditi.
Tali detrazioni, calcolate utilizzando coefficienti diversi a seconda del soggetto a carico, prevedono riduzioni dell’IRPEF in misura progressiva.
Le detrazioni per i familiari a carico incidono, se presenti i presupposti, sull’ammontare dell’imposta netta.
Perché usufruire del servizio Detrazioni familiari a carico?
Utilizzando il self service Detrazioni familiari a carico, attraverso una procedura guidata, è possibile:
- visualizzare l’elenco delle detrazioni presentate precedentemente per anno di interesse;
- inoltrare una nuova richiesta di detrazione (l’inserimento di una domanda di detrazione sostituisce, a partire dal mese di decorrenza scelto, la precedente comunicazione inviata, se presente).
Come accedere al servizio Detrazioni familiari a carico
Il self service Detrazioni familiari a carico è disponibile in qualsiasi momento per il personale gestito dal sistema NoiPA nella sezione “Self service” della propria area riservata al seguente
percorso: “Amministrato –> Self service –> Detrazioni familiari a carico” o al link https://noipa.mef.gov.it/group/mypa/detrazioni-familiari-a-carico .
Per utilizzare il servizio è necessario disporre del PIN identificativo, nel caso in cui l’accesso all’area privata sia stato fatto con codice fiscale e password o con SPID.
In caso di accesso con Carta Nazionale dei Servizi (CNS), non è richiesto l’inserimento del PIN.
Per inserire una nuova detrazione è necessario disporre del nome, cognome e codice fiscale di ogni familiare a carico che si vuole inserire. La procedura guidata richiede l’inserimento dei dati anagrafici di tutti familiari a carico precedentemente indicati con il relativo grado di parentela. Al termine dell’inserimento, viene prospettato il riepilogo dei dati inseriti per la verifica e la relativa conferma. Una volta confermati i dati e selezionato il pulsante “Avanti”, il sistema procede all’invio del modulo al sostituto d’imposta, generando un numero di protocollo associato a tale dichiarazione.
È possibile verificare in ogni momento lo stato della richiesta, con il relativo dettaglio, attraverso l’opzione “Elenco richieste” presente nella pagina principale di benvenuto.
Per ulteriori dettagli sul self service Detrazioni familiari a carico, si rimanda al relativo Manuale al seguente link:
Per scaricare e stampare l’approfondimento di NoiPA dedicato alle Detrazioni per familiari a carico clicca qui.