Orizzontescuola.it – 08/05/2020 – Quali sono le modalità per la corretta individuazione di un RSPP? Norma e guida di Natalia Carpanzano
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La nomina del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione di un Istituto Scolastico è un passaggio delicato nell’ambito della messa a a sistema del servizio che si occupa della sicurezza sul lavoro del personale scolastico e degli studenti. Ma quali sono i passaggi obbligati per l’individuazione del soggetto giusto?
Le indicazioni normative
L’art. 17 del D.Lgs. 81/08 pone in capo al dirigente scolastico l’obbligo di nominare il Responsabile SPP (RSPP) dell’istituzione scolastica. L’art. 32 ne individua i requisiti di formazione, di esperienza e stabilisce le opzioni tra le quali può scegliere il dirigente scolastico per la sua individuazione.
Le opzioni
La prima opzione a disposizione del dirigente scolastico che non superi il limite di 200 dipendenti nella propria scuola è quello di svolgere direttamente il ruolo di RSPP. Ovviamente l’assunzione della funzione di RSPP da parte del dirigente scolastico richiede una formazione specifica come previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 21.12.11.
La seconda opzione prevede che l’incarico venga assegnato prioritariamente a personale interno all’istituto, ovvero, in subordine, interno ad un’altra istituzione scolastica, e, in entrambi i casi, che si dichiari disponibile ad assumerlo.
Solo nell’impossibilità di ottemperare alla norma secondo una delle due precedenti modalità, il dirigente scolastico può ricorrere alla terza via, ovvero a personale esterno all’Amministrazione scolastica, avvalendosi, da solo o assieme ad un gruppo di altri istituti, delle prestazione professionali di un unico esperto.
Tale esperto deve essere individuato all’interno dell’organico in forza agli Enti proprietari degli edifici scolastici (dunque Comuni o ex Province) o di altri Enti statali (tipo INAIL).
Nel caso in cui tutte le precedenti strade siano impercorribili, al dirigente scolastico non resta che individuare un libero professionista.
Procedure da seguire
Per garantire la trasparenza dell’intero procedimento il dirigente scolastico deve seguire alcune procedure al fine di acquisire le disponibilità dei potenziali RSPP.
- Personale interno all’istituto – il dirigente scolastico dirama una circolare per l’intero Istituto
- Personale interno all’Amministrazione scolastica ma dipendente di altro istituto – emanazione di un bando pubblico riservato alle categorie che lavorano a scuola
- Dipendente dell’Ente proprietario o altri – richiesta formale inoltrata all’Ente
- Esperto esterno libero professionista – ricorso al bando pubblico
Accortezze e discrezionalità
Molto spesso l’opzione che viene scelta è proprio l’ultima, quella cioè di avvalersi di un professionista esterno, vuoi perchè non ci sono soggetti abilitati all’interno della scuola o dell’Ente o anche perchè gli stessi sarebbero probabilmente pagati con onorari più esigui tramite il fondo di Istituto.
Non occorre sottolineare che le funzioni assegnate dalla legge al RSPP, e soprattutto le responsabilità che fanno capo al dirigente scolastico, rendono il bando pubblico uno strumento da adottare con grande accortezza.
La nomina del RSPP, infatti, dà luogo ad un incarico di natura decisamente fiduciaria, per cui la redazione del bando non può ispirarsi a criteri di mera economicità.
Il bando deve permettere al dirigente scolastico una certa libertà di manovra (non dimentichiamoci mai che lo stesso è sempre il primo e diretto responsabile) e quindi dargli la possibilità di scegliere soprattutto sulla base dell’esperienza e capacità dei candidati, garantendo dunque il necessario margine di discrezionalità.
Esperienza ampia e duratura in contesti scolastici dovrebbe essere prioritaria (fare l’RSPP in fabbriche o aziende agricole non è certo comparabile), insieme a certe disponibilità che è bene mettere nero su bianco (come ad esempio sopralluoghi periodici nei vari plessi e report conseguenti).