Orizzontescuola.it – 27/06/2018 – Pensioni, chiarezza su prescrizione contributi dal 1° gennaio 2019. Sindacati chiedono incontro a Di Maio e Boeri (di redazione)
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CGIL, CISL e UIL chiedono che venga fatta chiarezza sulla prescrizione dei contributi dei dipendenti pubblici. Innanzitutto i lavoratori della pubblica amministrazione devono essere messi in condizione di verificare effettivamente la propria situazione contributiva
e contemporaneamente deve essere data loro la possibilità di poter segnalare le anomalie.
Solo così si tutelano i lavoratori dal rischio di perdere periodi di contribuzione che creerebbero gravi danni sulla futura pensione.
Con una lettera i sindacati si sono rivolti al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio e al Presidente dell’INPS Tito Boeri per richiedere un incontro.
Con una lettera del 25 giugno , CGIL, CISL, UIL e le loro categorie di riferimento chiedono al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio e al Presidente dell’INPS Tito Boeri un incontro per riprendere le interlocuzioni già avviate al fine di risolvere il problema della prescrizione dei contributi dei dipendenti pubblici.
Con le circolari n. 67 e n. 169 del 2017 – scrivono i sindacati – l’INPS ha stabilito che il termine di prescrizione di 5 anni decorra dal mancato versamento dei contributi dovuti anche ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni, già a decorrere dal 1 gennaio 2019, con un danno concreto per molti lavoratori. Ad oggi, infatti, molti lavoratori non possono ancora verificare in modo puntuale la loro posizione previdenziale, perché l’estratto conto INPS non è completo e le procedure per interrompere la prescrizione, inoltre, presentano ancora troppe incertezze.
Inoltre – concludono – per noi sarebbe paradossale che l’istituto proceda a prescrivere i contributi dei dipendenti del settore pubblico perché ciò significherebbe che lo Stato sarebbe un pessimo datore di lavoro essendo un evasore contributivo.
Contributi pensione, occhio che vanno in prescrizione: come recuperarli prima del 1° gennaio 2019