Sinergie di Scuola – 08/09/2022 – Anno di prova e formazione con test finale
Fonte: http://www.sinergiediscuola.it/
Con nota 30998 del 25/08/2022 il MI ha trasmesso il DM n. 226 del 16/08/2022 che regolamenta il nuovo percorso di formazione e di prova del personale docente ed educativo con test finale.
Personale interessato
a. i docenti che si trovano al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato, a qualunque titolo conferito, che aspirino alla conferma nel ruolo;
b. i docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e periodo annuale di prova in servizio o che non abbiano potuto completarlo negli anni precedenti. In ogni caso la ripetizione del periodo comporta la partecipazione alle connesse attività di formazione, che sono da considerarsi parte integrante del servizio in anno di prova;
c. i docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo;
d. i docenti vincitori di concorso, che abbiano l’abilitazione all’insegnamento o che l’acquisiscano ai sensi dell’articolo 13, comma 2 del Decreto Legislativo n. 59/2017, che si trovano al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato.
Mancato superamento del test finale o valutazione negativa
In caso di mancato superamento del test finale o di valutazione negativa del percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio, il personale docente effettua un secondo percorso di formazione e di prova, non ulteriormente rinnovabile.
Rinvio
Il percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio è rinviabile nei casi di fruizione di assegno di ricerca o di frequenza di dottorato di ricerca, sino al primo anno scolastico utile dopo la fine dell’impegno, oltre che in tutti gli altri casi previsti dalla normativa vigente.
Servizi utili
Il superamento del percorso è subordinato allo svolgimento di servizio effettivamente prestato per almeno 180 gg nel corso dell’a.s., di cui almeno 120 per attività didattiche.
Rientrano nei 180 gg: tutte le attività connesse al servizio scolastico, compresi i periodi di sospensione delle attività didattiche, esami e scrutini ed ogni impegno di servizio, ad esclusione del congedo ordinario e straordinario e le aspettative. Computato il 1° mese di astensione obbligatoria per gravidanza.
Rientrano nei 120 gg: i giorni effettivi di insegnamento, quelli impiegati presso la sede di servizio per ogni attività preordinata al migliore svolgimento dell’azione didattica, ivi comprese quelle valutative, progettuali, formative e collegiali.
I 180 gg e i 120 gg sono proporzionalmente ridotti per i docenti con prestazione o orario inferiore su cattedra o posto (part-time).
Criteri per la verifica degli standard professionali
Il percorso di prova e formazione è finalizzato a verificare la padronanza degli standard professionali in riferimento ai seguenti aspetti:
- competenze culturali, disciplinari, informatiche, linguistiche, pedagogico – didattiche e metodologiche;
- competenze relazionali, organizzative e gestionali;
- competenze di orientamento e di ricerca, documentazione e valutazione;
- osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente pubblico e inerenti la funzione docente;
- partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle stesse previsti.
Il percorso valuta inoltre la traduzione in competenze didattiche pratiche delle conoscenze teoriche, disciplinari e metodologiche del docente.
Sono anche valutate la capacità collaborativa nei contesti didattici, progettuali, collegiali, l’abilità di affrontare situazioni relazionali complesse e dinamiche interculturali, nonché la partecipazione attiva e il sostegno ai piani di miglioramento dell’istituzione scolastica.
Bilancio di competenze, analisi dei bisogni formativi e obiettivi della formazione
Entro il secondo mese dalla presa di servizio, il docente neoassunto predispone un primo bilancio di competenze. Quindi, dirigente scolastico e docente, sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni dell’istituzione scolastica, stabiliscono un patto per lo sviluppo professionale, con gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, pedagogica, didattico-metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative previste nel percorso di formazione e attivate dall’istituzione scolastica o da reti di scuole.
Al termine del percorso di formazione e del periodo annuale di prova in servizio, il docente in periodo di prova, con la supervisione del docente tutor, traccia un nuovo bilancio di competenze per registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare.
Attività formative
Hanno una durata complessiva di 50 ore, organizzate in 4 fasi:
- incontri propedeutici e di restituzione finale (art. 7)
- laboratori formativi (art. 8)
- “peer to peer” e osservazione in classe (art. 9)
- formazione on-line (art. 10).
Portfolio professionale
Il docente in periodo di prova cura la predisposizione del portfolio professionale che contiene:
- il curriculum professionale
- il primo bilancio delle competenze
- la documentazione di fasi significative della progettazione didattica e le azioni di verifica intraprese
- il bilancio conclusivo e la previsione del piano di sviluppo professionale.
Tutor
All’inizio di ogni anno scolastico il dirigente scolastico, sentito il parere del collegio dei docenti, designa uno o più docenti con il compito di svolgere le funzioni di tutor per i docenti in servizio presso l’istituto. Salvo motivata impossibilità nel reperimento di risorse professionali, un docente tutor segue al massimo tre docenti in percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio.
Il docente tutor appartiene, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, alla medesima classe di concorso dei docenti in periodo di prova a lui affidati, ovvero è in possesso della relativa abilitazione. In caso di motivata impossibilità, si procede alla designazione per classe affine ovvero per area disciplinare.
Il docente tutor accoglie il docente in periodo di prova nella comunità professionale, favorisce la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola ed esercita ogni utile forma di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento. La funzione di tutor si esplica altresì nella predisposizione di momenti di reciproca osservazione in classe. La collaborazione può esplicarsi anche nella elaborazione, sperimentazione, validazione di risorse didattiche e unità di apprendimento.
All’attività del tutor è riconosciuto un compenso economico nell’ambito delle risorse assegnate all’istituzione scolastica per il Miglioramento dell’Offerta formativa; al tutor è riconosciuta, altresì, specifica attestazione dell’attività svolta, inserita nel curriculum professionale e che forma parte integrante del fascicolo personale.
Valutazione del percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio
Tra il termine delle attività didattiche – compresi gli esami di qualifica e di Stato – e la conclusione dell’anno scolastico il docente sostiene un colloquio innanzi al Comitato, che prende avvio dalla presentazione delle attività di insegnamento e formazione e della documentazione contenuta nel portfolio professionale, consegnato al dirigente scolastico e trasmesso al Comitato almeno cinque giorni prima del colloquio.
Il Comitato procede, contestualmente al colloquio, all’accertamento degli standard professionali e verifica la traduzione in competenze didattiche delle conoscenze teoriche disciplinari e metodologiche del docente attraverso un test finale. Il test consiste nella discussione e valutazione delle risultanze della documentazione contenuta nell’istruttoria formulata dal tutor e nella relazione del dirigente scolastico. L’allegato A al decreto contiene indicatori e descrittori funzionali alla verifica delle competenze professionali.
All’esito dell’attività il Comitato si riunisce per l’espressione del parere. Il parere del Comitato è obbligatorio, ma non vincolante per il dirigente scolastico, che può discostarsene con atto motivato.
In caso di valutazione positiva, il dirigente scolastico emette provvedimento di conferma in ruolo.
In caso invece di mancato superamento del test finale e di valutazione negativa, il dirigente scolastico emette provvedimento motivato di ripetizione del periodo di formazione e di prova.
Il provvedimento indicherà gli elementi di criticità emersi ed individuerà le forme di supporto formativo e di verifica del conseguimento degli standard richiesti per la conferma in ruolo.