Sinergie di Scuola – 08/01/2014 – Arriva una stangata per il personale della scuola
A fine 2013 avevamo dato notizia della nota 157/2013, con la quale NoiPA aveva comunicato che gli interventi relativi al blocco degli automatismi stipendiali per il personale del Comparto Scuola hanno determinato la proroga di un anno delle classi e degli scatti con decorrenza dal 2 gennaio 2013 in poi.
La nota ha sollevato l’indignazione del personale scolastico e delle organizzazioni sindacali.
La Flc Cgil ha analizzato cosa accadrà in concreto sul piano giuridico ed economico.
“Chi è scattato a gennaio 2013, già con un anno di ritardo (blocco 2012), ha avuto solo ad aprile 2013 l’attribuzione degli scatti con arretrati, a gennaio 2014 manterrà lo scatto ma dovrà restituire i soldi percepiti in più nell’anno 2013.
Chi invece ha avuto lo scatto da settembre 2013, sempre con differimento di un anno, a gennaio 2014 verrà retrocesso come posizione stipendiale e dovrà restituire i soldi percepiti in più da settembre 2013. In questo caso solo a settembre 2014 avrà lo scatto a causa del congelamento degli anni 2012 e 2013.
Tutti i lavoratori interessati troveranno inserito nel cedolino dello stipendio di gennaio un messaggio che comunica loro il recupero dei soldi percepiti in più, suddiviso in rate mensili da 150 euro, fino alla concorrenza del debito.
Alcuni saranno retrocessi, ma la cosa ancora più grave è per chi, ad esempio, aveva programmato il pensionamento da settembre 2014 perché finalmente aveva maturato lo scatto. Questi lavoratori qualora rientrino nel secondo caso dovranno rimanere un altro anno per poter vantare, sia sul trattamento pensionistico che sulla buonuscita, lo scatto tanto agognato.
Ma non è finita qui gli immessi in ruolo degli ultimi tre anni potrebbero vedersi bloccate le ricostruzioni di carriera, dal momento che l’ulteriore blocco introdotto dal DPR 122/2013 mette in discussione la validità giuridica dell’anno 2013 a cui si aggiunge l’anno 2012, tuttora bloccato dalla manovora Tremonti (D.L. 78/2011)”.
La denuncia arriva anche da Repubblica.it che, in un aritcolo a firma di Salvo Intravaia, scrive:
“Il governo Berlusconi, prima, e quello Monti, dopo, hanno messo le mani nelle tasche degli insegnanti bloccando gli scatti stipendiali automatici previsti dal contratto collettivo di lavoro. I docenti che avrebbero dovuto percepire l’aumento di stipendio nel triennio 2010/2012 si sono vista bloccare la progressione economica. Ma poi con il recupero del 30 per cento dei risparmi conseguenti alla riforma Gelmini lo scatto del 2010 è stato pagato. Stesso discorso per quello del 2011, recuperato con un accordo sindacale – non sottoscritto dalla Cgil – che ha consentito di prelevare circa 250 milioni di euro dal fondo per il Miglioramento dell’offerta formativa (il Mof), utilizzato dalle scuole per finanziare le attività pomeridiane.
Restava da pagare lo scatto del 2012, per il quale il ministero dell’Istruzione aveva trovano 120 milioni di euro. E dal 2013 tutto ritornava come prima. E così è stato: coloro che hanno maturato l’incremento di stipendio dal primo gennaio 2013 se lo sono ritrovato in busta-paga.
Ma a settembre il governo Letta blocca retroattivamente anche lo scatto del 2013. E circa 300mila insegnanti dovranno restituire ‘con recupero – recita la nota del ministero dell’Economia – a decorrere dalla mensilità di gennaio 2014 con rate mensili di 150 euro lorde fino a concorrenza del debito”‘ Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Perché la nota ‘precisa che il recupero applicato sullo stipendio lordo determina contestualmente l’applicazione di un importo irpef più basso’ “.
Per Di Menna della Uil Scuola si tratta di una sitauzione gravissima e inaccettabile e dichiara: “va annullata la nota del Mef fino alla conclusione della trattativa all’Aran”. E anche la Cisl Scuola chiede di “bloccare un prelievo sulle retribuzioni che suona come insopportabile provocazione e toglie ogni credibilità a tante dichiarazioni del governo che si era impegnato a rivolgere alla scuola e ai suoi lavoratori una nuova e diversa attenzione”.
Intanto la Gilda degli insegnanti promette battaglia: “Siamo stanchi di aspettare: vengano restituiti ai docenti gli scatti stipendiali 2012 o sarà sciopero generale”.
Un inizio d’anno a dir poco movimentato…