La Tecnica della Scuola – 03/12/2014 – PA, arriva il Pin unico antiburocrazia: via libera alla pagella elettronica?
Alessandro Giuliani Martedì, 02 Dicembre 2014
Fa parte del piano di azioni antiburocrazia, contenuto nell’Agenda per la semplificazione 2015-2017 che ha avuto il via libera dal CdM il 1° dicembre: si chiamerà Spid, sistema unico di identità digitale, e consentirà al cittadino l’accesso in sicurezza a tutti i siti web che erogano servizi on line. E’ un tassello fondamentale per avere il via libera dal garante della privacy per le comunicazioni dirette scuola-famiglia.
Ci sono novità anche per la scuola nel piano di azioni antiburocrazia, contenuto nell’Agenda per la semplificazione 2015-2017 che ha avuto il via libera dal Consiglio dei ministri nella serata del 1° dicembre.
Il progetto – che interviene in modo diretto su cittadinanza digitale, welfare, fisco, edilizia, impresa – è di ampio respiro e dovrebbe rivoluzionare nei prossimi tre anni i rapporti tra cittadini e amministrazione: l’obiettivo è ridurre le code e in generale i tempi per avere risposte e semplificando la vita ai cittadini.
Una delle più importanti 38 azioni anti-burocrazia, sulle quali sta lavorando il Governo, è il PIN UNICO, la cui attuazione andrà anche a modificare l’organizzazione dei nostri istituti scolastici: si chiamerà Spid, sistema unico di identità digitale, e consentirà al cittadino l’accesso in sicurezza a tutti i siti web che erogano servizi on line. Per la scuola si tratta di un passaggio atteso, indispensabile, in particolare, per l’attuazione di quei rapporti interattivi tra gli istituti e le famiglie degli alunni (pagella elettronica, comunicazioni assenze, ecc.) avviati sino ad oggi solo in casi isolati: l’identità digitale interattiva certa, infatti, rimane un tassello indispensabile per ottenere il via libera da parte da parte del garante della privacy.
Assieme alla scuola, riguarderà infatti altri siti istituzionali come l’Inps e l’Agenzia delle entrate. La prima fase partirà nella primavera 2015: l’obiettivo del Governo è avere 10 milioni di utenti a dicembre 2017.
Questi, in sintesi, gli altri provvedimenti inclusi nell’Agenda semplificazione.
PAGAMENTI ELETTRONICI: cittadini e imprese devono poter effettuare pagamenti elettronici per multe, tributi, rette scolastiche, bollette ecc. Si potrà fare con il codice Iuv (codice identificativo univoco del versamento). L’obiettivo è di realizzare il piano entro dicembre 2016. Con questo sistema si dovrebbe poter pagare anche la marca da bollo digitale.
ELIMINAZIONE DUPLICAZIONE NELLA RICHIESTA CERTIFICATI PERSONE DISABILI: il verbale di disabilità sostituirà le diverse certificazioni ora richieste. Si punta a ridurre costi e tempi entro dicembre 2015. Il Governo punta anche a rendere possibile l’accesso online ai referti sanitari (dicembre 2016) e alla prenotazione delle prestazioni sanitarie per telefono, online o in farmacia attraverso i cup (dicembre 2016).
UNICA TASSA SU CASA: verrà introdotta un’unica tassa sulla casa ”semplice da calcolare e da pagare” entro dicembre 2015.
DICHIARAZIONE REDDITI PRECOMPILATA: A partire dalla dichiarazione sui redditi 2014 i lavoratori dipendenti e i pensionati potranno accedere direttamente online alla propria dichiarazione precompilata dall’Agenzia delle entrate (tempo di realizzazione aprile 2015). A partire dall’anno successivo sarà possibile avere la dichiarazione precompilata anche con le spese sanitarie grazie ai dati raccolti con la tessera sanitaria.
DICHIARAZIONE SUCCESSIONE ONLINE: sarà possibile fare la dichiarazione di successione online inoltrando con lo stesso adempimento la domanda di voltura catastale e di trascrizione (la sperimentazione dovrebbe iniziare a dicembre 2015 per concludersi a dicembre 2017).
SEMPLIFICAZIONE PER AVVIARE UN’ATTIVITA’ DI IMPRESA: primo pacchetto di interventi entro dicembre 2015. E’ prevista anche la semplificazione e il coordinamento dei controlli sulle imprese e la modulistica standardizzata per gli adempimenti ambientali. Le azioni di semplificazione nei confronti dell’impresa secondo il piano del Governo dovrebbero produrre a regime la riduzione dei costi burocratici di ”almeno il 20%”. Una novità, quest’ultima, che riguarda quindi anche i tanti giovani che intendono avviare un’attività professionale in proprio.