Tecnicadellascuola.it -13/09/2010 – Zaini stracolmi di libri, li sopporta meglio chi fa sport .
Lo sostiene l’”Istituto scientifico italiano colonna vertebrale”, che in corrispondenza del primo giorno di scuola ha reso noti alcuni consigli: quando sono pieni non devono superare il 15-20% del peso del ragazzo. Occorre fare poi attenzione a calibrare gli sforzi: meglio appoggiare sempre lo zaino a terra. In ogni caso fare attività fisica con continuità (soprattutto una disciplina che rinforza la muscolatura) può aiutare molto.
Uno zaino stracolmo di libri può comportare, alla lunga, problemi alla schiena. Soprattutto quando il fisico dello studente non è in grado di sopportare il peso eccessivo. È quanto sostiene l’Isico, l’Istituto scientifico italiano colonna vertebrale, che in corrispondenza del primo giorno di scuola ha reso noti alcuni consigli davvero utili a diretti interessati, genitori ed educatori.
“Solo lo zainetto – sostengono gli esperti – non deve superare il 10%, massimo 15% del peso corporeo, con libri e dizionari non deve superare il 15-20%, che comunque vanno disposti in modo simmetrico, se possibile riempiendolo in altezza (tasche superiori) o larghezza (tasche laterali) e non in profondità”.
Occorre fare poi attenzione a calibrare gli sforzi, soprattutto in fase di sollevamento dello zainetto e durante il trasporto, ad esempio sull’autobus: “il consiglio è di appoggiare sempre lo zaino a terra”. Ed anche all’uscita di scuola, momento deputato al ‘libero sfogo’, si consiglia di “non correre con lo zainetto in spalla e non tirare i compagni per lo zainetto”.
L’Isico fa anche un cenno alle dimensioni degli zaini: in genere, non devono essere troppo grandi né pesare troppo, devono inoltre “avere uno schienale imbottito ma rigido, spallacci morbidi, una maniglia e se possibile cinture addominali”. Ma al di là dei modelli, probabilmente la variabile più collegata ai danni fisici alla colonna è quella riguardante lo stato fisico del giovane: per questo motivo, sostengono gli esperti, praticare uno sport con continuità (soprattutto una disciplina che rinforza la muscolatura ed in particolare gli addominali) può aiutare molto.
Secondo Stefano Negrini, direttore scientifico di Isico, infatti, “il fattore di rischio è da rilevare là dove il carico dello zaino pesante si combina ad un fisico più debole, a volte accompagnato anche da atteggiamenti scoliotici che nulla però hanno a che vedere con la scoliosi, e che possono essere corretti attraverso esercizi di postura e sport”.